Storia dell'arco
Per secoli e secoli, l’uomo si è servito dell’arco per cacciare, così come accade ancora tra alcune popolazioni aborigene dell’Africa e dell’Amazzonia.
Pitture rupestri datate 20.000-30.000 anni fa, poste sulle pareti di alcune grotte in Francia, Italia, Germania e in Spagna raffigurano uomini impegnati in attività di caccia per mezzo dell’arco, mentre gli antichi Egizi intorno al 3500 a.C. utilizzavano l’arco come strumento di guerra; esso era alto quanto una persona e le punte delle frecce erano di bronzo e pietra.
Gli Assiri intorno al 1800 a.C. crearono un arco più piccolo, composto di pelle, corno e legno, con forma ricurva; materiali e forma consentivano una maggiore potenza e davano loro la possibilità di utilizzarlo mentre montavano i cavalli.
Nella Guerra dei cent’anni tra il Regno di Francia e il Regno di Inghilterra che durò - non continuativamente - 116 anni, dal 1337 al 1453, più precisamente durante la battaglia di Azicourt del 1415 ,i veri protagonisti strategici furono proprio gli archi Longbow.
L’utilizzo dell’arco come arma da guerra diminuì rapidamente dopo l’invenzione dell’arma da fuoco nel XVII secolo ma nel secolo precedente se ne era scoperto l’utilizzo ludico. Nel 1537 il Re Enrico VIII promosse infatti il tiro con l’arco sportivo in Inghilterra e venne istituita una società arcieristica. Diverse società vennero fondate durante il corso di tutto il XVII secolo e la nascita di numerosi tornei confermarono il successo del tiro con l’arco come sport da competizione. Nel 1787, quindi, anche le donne furono ammesse in una società arcieristica.
Il tiro con l’arco fu inserito per la prima volta tra le discipline olimpiche nell’edizione di Parigi del 1900 anche per ricordare un fondatore dei primi giochi mitologici, l’arciere Ercole. In assenza, però, di una carta normativa, la disciplina fu accantonata dopo l’edizione del 1920. Nel 1931 nella allora città polacca di Leopoli, alcuni appassionati tiratori misero a punto un regolamento per dare validità alle loro gare. Da lì a breve nacque la FITA (Federazione Internazionale di Tiro con l’Arco) che divenne il punto di riferimento normativo e organizzativo sino a condurre questa attività sportiva a figurare nuovamente e definitivamente tra le discipline olimpiche a partire dalle Olimpiadi di Monaco del 1972.
Nel 1959, intanto, era stata organizzata all’Arena Civica di Milano la prima gara internazionale e nel 1961 era nata in Italia la “FITARCO” (Federazione Italiana Tiro con l’Arco).
In Italia il tiro con l'arco fu a lungo considerato poco più di un passatempo per ragazzi. Iniziò ad essere praticato come sport negli anni trenta, sotto il regime fascista. Questa era infatti la disciplina riservata alle "Giovani Italiane". Fu organizzato anche un campionato femminile promosso dall'Accademia di Educazione Fisica di Orvieto. Nel 1956 a TREVISO prese forma la prima Società (Compagnia) italiana e iniziarono a essere organizzate le prime competizioni, aperte a entrambi i sessi.